Bettona Belvedere Etrusco
Avamposto alla sinistra del Tevere
Antico centro etrusco alla sinistra del Tevere controllato dalla vicina Perugia, Bettona acquisì la cittadinanza romana nel 90 a.C. Nel XII secolo, dopo le invasioni barbariche, divenne Comune autonomo ma, nel 1352, dopo un lungo assedio, venne conquistata e distrutta da Perugia.
Nel 1367 la Chiesa incaricò il Cardinale Albornoz di ricostruire la città, che per breve tempo entrò a far parte dello Stato Pontificio. Subito dopo tornò sotto il dominio di Perugia e dei signori Baglioni. Nel 1648 entrò definitivamente a far parte dello Stato della Chiesa dove rimase fino al 1860.
Borgo tra i più belli
Patrimonio tra storia e arte
Il borgo medievale coincide con il sito della città etrusca e romana ed è circondato dalla cinta muraria di epoca medievale, che ingloba vari tratti delle mura etrusche. L’abitato è strutturato sullo spazio centrale formato dalle piazze Cavour, luogo dell’antico Foro, e Garibaldi, dove affacciano i principali edifici civili e religiosi. Nella centrale piazza sorge invece il palazzo del Podestà (1371), oggi sede del Museo della Città che occupa anche alcuni ambienti della residenza della famiglia Biancalana. Dal 2014 è inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia.
Palazzo del Podestà
Edificato nel 1371, nell’ambito della ricostruzione della città voluta dal cardinale Egidio Albornoz, questo edificio fu la residenza dei podestà della città. Sulla parete esterna, lungo la rampa d’accesso, sono visibili gli stemmi pontifici e gli affreschi della Maestà e Santi e dei Santi Pietro e Paolo. Attualmente, accoglie parte della Pinacoteca Comunale il cui primo nucleo è stato realizzato nel 1904, costituendo un tassello fondamentale nel racconto della storia istituzionale e artistica di Bettona.”
Palazzo Comunale
Costruito nella seconda metà del XIV secolo, il Palazzo Comunale è uno degli edifici civici più antichi della città. Al suo interno, nella sala consiliare, è conservato un prezioso coro ligneo cinquecentesco, proveniente dalla chiesa di Sant’Antonio.
Oratorio di Sant’Andrea
L’edificio risalente al XII sec., ha subito numerosi interventi, assumendo l‘attuale configurazione barocca. All’interno, un soffitto ligneo a cassettoni, arricchito da rosoni finemente intagliati. L’altare maggiore è una raffinata creazione con mostra in stucco che, incornicia una tela raffigurante il martirio di Sant’Andrea. Di grande interesse il ciclo di affreschi tardo-giotteschi, che illustra le scene della Passione di Cristo. Vi sono conservati i resti del copatrono Beato Pietro Negles. È sede della Venerabile Confraternita di S.Andrea Apostolo sin dal XIII sec.
Chiesa di San Crispolto
Fu edificata agli inizi del XIII secolo dai monaci benedettini per accogliere le spoglie del Patrono. L’edificio ha subito trasformazioni nel tempo, conservando elementi romanici, tra cui il suggestivo campanile cuspidato. La facciata, in stile tardo barocco con influssi neoclassici. è opera dell’architetto Antonio Stefanucci, allievo di Vanvitelli. Ad oggi è oggetto di ristrutturazione che terminerà nel 2026.
Ex Convento di San Crispolto e Cenacolo
Nel duecentesco convento di San Crispolto è ancora possibile passeggiare nel chiostro, visitare la Sala Capitolare e il Cenacolo. La grande parete di fondo del refettorio è decorata da un affresco recentemente restaurato. Una delle ultime ipotesi avanzate attribuisce al pittore Cesare Sermei la realizzazione di un’ultima cena liberamente interpretata i cui personaggi appartengono più all’iconografia delle Nozze di Cana che non a quella dell’Ultima Cena.
Chiesa di San Francesco e dell’Orazione
Edificio risalente al XII secolo, all’interno l’altare maggiore, arricchito da eleganti stucchi cinquecenteschi. La pala d’altare del XVII secolo raffigura la Crocifissione, con Maria Maddalena, San Crispolto, San Francesco e confratelli della Confraternita della Morte. In alto il Padre Eterno. Sull’altare di sinistra un Crocifisso ligneo utilizzato per il rito della scavigliazione del Venerdì Santo. Nell’altare di destra una statua della Madonna Addolorata, risalente al XVII sec.
Chiesa e Collegiata di Santa Maria Assunta
Affonda le sue radici nei primi secoli del cristianesimo e fu edificata sul luogo della prima miracolata da San Crispolto. L’aspetto in stile neoclassico, si deve ad un lungo restauro. Dell’antica chiesa romano-gotica resta solo la Cappella di Santa Rita. L’abside è stata affrescato nel 1939 dal pittore Gerardo Dottori. L’altare maggiore è impreziosito da un ciborio del 1590. Nel 1797, accanto alla chiesa, fu costruita una collegiata.
Le mura di Bettona
La cinta muraria di Bettona, che si sviluppa per circa 1000 metri, ha una forma ellissoidale. Le mura medievali, perfettamente conservate, poggiano su un lungo tratto di preesistenti mura etrusche costituite da grosse pietre squadrate di arenaria, appoggiate sulla viva roccia e fortemente erose nei millenni Una passeggiata panoramica le costeggia per 1,5 km, regalando vedute mozzafiato sulla Valle Umbra.
Gioiello D'Architettura
Villa del Boccaglione
La villa del Boccaglione o Bucaione, è situata in località Passaggio, nella pianura che si estende ai piedi del colle di Bettona dove il fiume Chiascio e il Topino mescolano le loro acque prima di confluire nel Tevere.
Fu costruita nella seconda metà del settecento forse su un preesistente edificio risalente a due secoli prima, dall’antica famiglia bettonese dei Crispolti; passò poi alla famiglia perugina degli Arcipreti della Penna, quindi alla famiglia bettonese dei Bianconi e da questa alla famiglia Iraci Borgia Mandolini.
Territorio
Uno scrigno di sorprese
Il territorio che si apre a valle è ricco di occasioni di scoperta. La piana circostante il borgo di Bettona è caratterizzata da antiche badie, strutture rurali e torri di contenimento, mentre piccole chiese si ergono sui fianchi delle colline sino alla selva più fitta.
Convento di Sant’Onofrio
Annessa all’omonimo monastero, la chiesa di Sant’Onofrio fu affidata nel 1550 ai Frati Minori Cappuccini, che la ressero per secoli. Oggi l’intero complesso è di proprietà comunale. Dal 1869, la chiesa svolge la funzione di Cappella del Camposanto monumentale di Bettona, mantenendo un forte legame con la memoria e la spiritualità della comunità locale. L’interno conserva pregevoli affreschi tardo-giotteschi, databili tra il XIV e il XV secolo, che testimoniano l’importanza storica del luogo.
Abbazia di San Crispolto della Piana
Situata in località Passaggio, l’abbazia sorse nel 1000 come monastero benedettino per custodire le reliquie di San Crispolto le cui spoglie furono successivamente trasferite nella Chiesa di San Crispolto. L’edificio si presenta come una costruzione in pietra serena, travertino e laterizio. La cripta è caratterizzata da un unico vano sorretto da una colonna centrale con capitello grezzo, elemento architettonico di grande fascino e semplicità. Oggi l’abbazia è un’ abitazione privata visitabile su richiesta.
Chiesa di San Gregorio
Risalendo a Bettona dal Sambro, in posizione panoramica, troviamo la chiesa di San Gregorio. Il piccolo edificio, forse benedettino, risale al XII secolo. Caratteristici sono il campanile a vela ed il portico antistante affiancato da un pozzo. Durante il medioevo venne utilizzato come lazzaretto. Da pochi anni è stato completamente ristrutturato.
Convento di Sant’Antonio
Il Convento di Sant’Antonio fu edificato tra la fine del XV e gli inizi del XVI sec dai Frati Minori Osservanti. Con la sua pianta quadrata e i poderosi contrafforti, rivela la sua funzione difensiva. La chiesa, a navata unica con volta a botte, era riccamente decorata e da essa provengono i dipinti del Perugino custoditi nella Pinacoteca Comunale. Il convento sorge a ridosso del centro abitato e rappresenta un esempio di architettura conventuale umbra, tra tardo gotico e primo Rinascimento. Visitabile solo su richiesta.
Abbazia di San Quirico
Situata in località Cerreto, è un antico monastero benedettino del 1185. Nel 1414 il complesso fu saccheggiato e abbandonato dai monaci. Dell’antico monastero resta solo la chiesina romanica, che conserva sulla facciata un affresco raffigurante la Madonna in trono con il Bambino, circondata da Angeli e Santi adoranti. L’opera, di grande valore devozionale e artistico, rappresenta una rara testimonianza della pittura sacra locale. Di proprietà privata visitabile su richiesta.
La Torre del Molinaccio
La Torre del Molinaccio, tra Colle e Passaggio di Bettona, si erge solitaria come sentinella del tempo. Costruita nel XIII secolo, dominava il guado del Chiascio, punto strategico nei conflitti con Perugia, e proteggeva un antico molino nascosto tra le anse del fiume da cui prende nome. Prima delle bonifiche ottocentesche, le acque del Chiascio lambivano la collina di Bettona, rendendo la torre un presidio tra terra e fiume. Oggi conserva il suo elegante coronamento a beccatelli.
La Tomba Etrusca in Località Colle
Lungo l’antica via per Bettona, nel 1913 fu scoperta una tomba ipogea etrusco-romana scavata nell’arenaria, con camera funeraria e banchine a gradoni. Già saccheggiata in antico, restavano urne cinerarie, monili, oggetti in bronzo e vetro. La struttura, simile all’ipogeo di San Manno, fu utilizzata dal III sec. a.C. ai primi del I sec. d.C., testimoniando pratiche funerarie dell’Italia centrale ellenistica.
Chiesa Madonna del Ponte
Un patrimonio ancora da scoprire
Censita come una delle Architetture del Contemporaneo dopo il 1945 e inserita dal Ministero dei Beni culturali nel registro nazionale nel 2018, la chiesa progettata dall’Arch. Bruno Signorini fu realizzata tra il 1964 e 1965 per volere dell’allora Parroco Don Francesco Bianchi, intorno alla quale fondò una comunità intera, che partecipò attivamente anche alla costruzione pietra su pietra. La Chiesa rappresenta uno dei migliori esempi di architettura sacra del dopoguerra in Italia e in Umbria.
San Crispolto
Le origini del Cristianesimo in Umbria
Le origini del Cristianesimo in Umbria sono rappresentate da una serie di figure che tra attestazioni storiche ed agiografiche, diffondono il verbo di Cristo, a partire dal I secolo.Crispolto da Bettona, Patrono Vescovo e Martire, assieme a S. Brizio, S. Ercolano, S. Vincenzo è uno di questi. Ancora oggi è venerato e celebrato sia come fonte spirituale che come simbolo identitario del territorio. È vicepatrono della Diocesi di Assisi – Gualdo e Nocera Umbra.
TRA I 72 MANDATI DA PIETRO
Secondo la Passio De S. Chryspolito episcopo contenuta negli Acta Sanctorum, la fonte più antica che possediamo, Crispolto, originario di Gerusalemme, fece parte del gruppo dei settantadue discepoli inviati da Pietro all’evangelizzazione degli uomini. Giunto a Bettona operò numerosi miracoli, fu nominato vescovo e secondo le leggi dell’Impero romano subì il martirio (tramite il taglio del corpo in due parti con una spada) nel luogo detto campo di Bucarone il 12 maggio.
ICONOGRAFIA DI S. CRISPOLTO
Il martirio di Crispolto, secondo La Passio, è avvenuto dopo la condanna del Prefetto Romano Austerio, attraverso il “taglio per medio”, ovvero segato in due. Tutta l’iconografia che lo riguarda, gran parte conservata nella Pinacoteca di Bettona, lo raffigura con la presenza di una sega insanguinata e del corpo sezionato in due. Particolarmente suggestiva la predella a lui dedicata sotto la natività dal Dono Doni.
FOLKLORE E CELEBRAZIONI
La sera che precede il giorno della celebrazione del Santo Patrono di Bettona (12 Maggio), le vie della città ed il percorso attorno alle mura cittadine, dopo la solenne S. Messa, vengono attraversate da una processione con il busto argenteo che contiene le reliquie del Santo.
Alla fine della celebrazione, viene consegnato ai fedeli un batuffolo di ovatta da utilizzare come deterrente per l’emicrania. Suggestiva è l’accensione lungo il percorso di fiammelle votive, che una volta erano contenute nei gusci di lumaca.
Le vie di Crispolto
Agiografia del Santo. Alla ricerca delle nostre radici.
Dal 2023 il Comune di Bettona ha deciso di approfondire la figura del Patrono Crispolto istituendo un evento di studio, conferenze, azioni creative e artistiche che si svolge tra Maggio e Giugno. L’iniziativa vuole riportare alla luce una figura centrale nella storia del cristianesimo in Umbria e soprattutto aiutare la comunità a mantenere una propria identità storica, culturale, di folklore e devozione.
Curiosità
Racconti e folklore
Una delle pietre che costituiscono le mura etrusche, ha una forma particolarmente curiosa a forma di glutei; viene denominata il “culo delle monache” in quanto adiacente all’ex convento femminile di S. Caterina. Particolari sono le creazioni all’uncinetto di piccole tasche da appendere alle porte delle abitazioni capaci di contenere piccole piante fiorite. Vengono prodotto da volontarie artigiane del brogo di Bettona e docorano le vie cittadine.
Teatro Excelsior Bettona
Un progetto visionario
Nel 1957 il neo Parroco Don Francesco Bianchi decise di investire le proprie risorse per costruire un luogo che diventasse il collante per la nascente comunità di Passaggio di Bettona. Scelse di erigere un Cinema Teatro, ancora prima della chiesa, perchè sapeva che i cittadini avevano bisogno di uno spazio dove condividere non solo la fede ma anche il tempo libero, le passioni e crescere insieme.
Dentro un teatro
è stato visto il futuro
Il Teatro Excelsior è stato da subito un luogo sperimentale. Da Roma arrivò la prima macchina in Cinemascope, ma cosa ancora più innovativa fu la telescuola. Presso le sale del teatro era possibile assistere alle lezioni doposcuola e serali proiettate sullo schermo. Moltissimi ragazzi lavoratori hanno potuto conseguire il diploma elementare o media con questo supporto.
Lo stesso teatro
La stessa missione
Concepito come primo passo di crescita di una comunità, il teatro ha vissuto fasi alterne nella sua storia lunga quasi 70 anni. Dal 2022 è tornato in attività, dopo anni di oblio, tornando al centro della comunità e diventando ufficialmente uno spazio di comunità aperto all’arte, ma anche alla scuola, alle associazioni